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Coronavirus: proroga a ottobre 2021 per il rinnovo delle patenti scadute

Il Coronavirus sta attanagliando l’Italia, con ripercussioni molto serie in tutti i settori. Per via delle molte restrizioni in questo momento in atto per contenere quanto più possibile il numero dei contagi, le abitudini di vita degli italiani sono cambiate drasticamente. Anche ciò che fino a qualche settimana fa era semplice e normale, ora diventa notevolmente più complicato. Un esempio su tutti, il rinnovo della patente.

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Slitta tutto al 2021

Dopo le proroghe di questa estate e il nuovo slittamento dei rinnovi al 31 dicembre 2020, ora il governo torna sul tema dei rinnovi delle patenti, prorogando la validità di queste, così come dei fogli rosa, fino al 29 ottobre 2021. Tutti i documenti di idoneità alla guida scaduti o in scadenza in questo periodo di emergenza sanitaria nazionale, restano quindi validi fino alla prossima primavera. Coronavirus

I permessi speciali

Nella circolare emessa dal ministero non si sottolineano interventi specifici per quanto riguarda i permessi speciali.  Anche il rinnovo delle diverse categorie speciali, i certificati Cqc per mezzi pesanti e Cfp per il trasporto di merci pericolose restano quindi validi fino al 29 luglio 2021.

Cambio di residenza patente: come funziona e dove farlo

Cambio residenza patente? Vi spieghiamo cosa fare per aggiornare la nuova località sul documento di guida

Qualora si dovesse cambiare residenza è fondamentale aggiornare tutti i documenti in possesso che riportano questa indicazione. Tra questi c’è anche la patente che dovrà essere aggiornata con il nuovo indirizzo. Scopriamo tutti i passaggi.

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 INDICE
 Cambio di residenza: cosa fare
 Cambio di residenza sulla patente
 Motorizzazione e cambio della residenza
 Costo cambio residenza sulla patente
 Numero verde cambio residenza patente

Cambio di residenza: cosa fare

Non capita di rado che si sia costretti a cambiare residenza. In questo caso per poter completare questa pratica ci si dovrà recare all’ufficio anagrafe del Comune presso il quale si intende trasferire la residenza, e comunicare il nuovo indirizzo. Nei giorni successivi si riceverà visita da parte della Polizia Locale che verificherà l’effettiva presenza del richiedente presso l’indirizzo indicato.

Cambio di residenza sulla patente

Completata la procedura all’anagrafe sarà lo stesso ufficio comunale a procedere all’aggiornamento delle banche dati. Così facendo sarà l’anagrafe del comune a comunicare il nuovo indirizzo di residenza alla Motorizzazione Civile.

In passato, quando la Motorizzazione Civile veniva a conoscenza della comunicazione trasmessa dall’ufficio anagrafe, inviava al titolare della patente un talloncino adesivo indicante il nuovo indirizzo che doveva essere incollato sia sulla patente che sul libretto di circolazione. Oggi, però, la procedura è totalmente cambiata.

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Motorizzazione e cambio della residenza

A seguito delle modifiche al Codice della Strada introdotte dal 2013 sulla patente di guida non è più indicata la residenza del titolare del documento, e pertanto in caso di nuova residenza non verrà più inviato alcuna talloncino adesivo.

Si potrà comunque procedere alla richiesta di aggiornamento indirizzo patente successivamente alla domanda di iscrizione anagrafica nel Comune di nuova residenza, oppure di cambio di abitazione nel Comune di residenza.

Costo cambio residenza sulla patente

Per procedere con la richiesta di aggiornamento dei dati di residenza è necessario compilare un modulo in distribuzione negli uffici comunali. Il Comune che accoglie la richiesta comunica la variazione della residenza al Ministero e quest’ultimo, sulla base delle informazioni ricevute dal Comune, aggiorna la residenza dell’interessato negli appositi archivi informatici.

Oltre all’autocertificazione si dovranno compilare una serie di moduli tra cui il modulo DTT 954 I, disponibile sia negli uffici comunali che online. Per il cambio indirizzo patente non è previsto alcun costo.

Numero verde cambio residenza patente

Compiute le operazioni di cambio residenza presso gli uffici dell’anagrafe comunale si potrà verificare l’aggiornamento dei dati sulla patente di guida sia tramite il portale dell’automobilista, che tramite numero verde. Per avere informazioni sullo stato di aggiornamento della pratica si potrà contattare il numero 800.23.23.23 dell’Ufficio Centrale Operativo del Centro Elaborazione Dati del Ministero dei Trasporti attivo tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 14.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30.

Cose da sapere

Quando si cambia residenza è necessario aggiornare l’indirizzo sulla patente?

A seguito delle modifiche al Codice della Strada introdotte dal 2013 sulla patente di guida non è più indicata la residenza del titolare del documento, e pertanto in caso di nuova residenza non verrà più inviato alcuna talloncino adesivo. Si potrà comunque procedere alla richiesta di aggiornamento indirizzo patente successivamente alla domanda di iscrizione anagrafica nel Comune di nuova residenza, oppure di cambio di abitazione nel Comune di residenza.

A chi bisogna comunicare la variazione di residenza per il cambio sulla patente?

Quando si cambia residenza è necessario recarsi all’ufficio anagrafe del Comune presso il quale si intende trasferire la residenza, e comunicare il nuovo indirizzo. Nei giorni successivi si riceverà visita da parte della Polizia Locale che verificherà l’effettiva presenza del richiedente presso l’indirizzo indicato. Sarà l’anagrafe del comune a comunicare il nuovo indirizzo di residenza alla Motorizzazione Civile.

Quanto costa il cambio residenza sulla patente?

Per il cambio indirizzo patente non è previsto alcun costo.

Controllo punti patente: tutti i modi per verificare il saldo

La patente a punti è stata introdotta nel 2003 con la finalità di scoraggiare gli atteggiamenti imprudenti alla guida. Dopo 14 anni possiamo dire che ormai tutto gli automobilisti si sono adeguati a questa novità e molti cercando di rispettare scrupolosamente il Codice della Strada per evitare di perdere punti preziosi. Controllo punti patente

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Ma come è possibile conoscere il saldo dei punti patente? In questa guida scopriremo come fare.

INDICE
Punti patente: la normativa
Verifica punti patente
Recupero punti patente
Decurtazione punti patente

Punti patente: la normativa

Ogni possessore di patente di guida ha un punteggio di partenza pari a 20 punti ed in base alla gravità dell’infrazione commessa questo può essere decurtato. L’articolo 126 bis del Codice della Strada indica tutto il sistema di punteggio con le relative infrazioni così da conoscere in anticipo quanti punti si possono perdere in caso di violazione delle norme di comportamento su strada.

Se si esauriscono tutti i punti si deve sostenere l’esame di revisione della patente, mentre chi ha commesso una infrazione, ma nei due anni successivi non ne commette altre comportanti la decurtazione, ottiene il reintegro completo dei 20 punti.

Se, invece, non si commette alcuna infrazione, ad ogni biennio verranno assegnati due punti in più fino ad un massimo di 30 punti complessivi.

Infine chi commette più infrazioni in una volta sola può perdere al massimo 15 punti purché l’infrazione non comporti la sospensione o revoca della patente.

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Verifica punti patente: tutti i modi per controllare il saldo

Una delle domande che spesso si fanno gli automobilisti è quella relativa a come sapere quanti punti si hanno sulla patente. Esistono varie vie per conoscere il saldo:

  • Portale dell’automobilista
  • iPatente
  • Telefono

Portale dell’Automobilista: consultando il sito web creato dal Ministero dei Trasporti sarà sufficiente procedere alla registrazione indicando il proprio codice fiscale, il numero e la data di scadenza della patente per poi cliccare sul link “saldo patente” e conoscere il totale dei punti presenti in modo totalmente gratuito.

iPatente: se non si ha a disposizione un PC e si vuole controllare il saldo dei punti patente direttamente dal proprio smartphone sarà sufficiente scaricare l’app iPatente, disponibile sia su Apple Store che Google Play, e trovare tutte le informazioni necessarie.

Telefono: chi fosse meno pratico con la tecnologia può controllare il saldo dei punti patente telefonando al numero 848.782.782 digitando successivamente la data di nascita e il numero di patente seguito dal tasto cancelletto. Il numero verde punti patente è attivo 24 ore su 24.

Come recuperare i punti sulla patente

Qualora si sia incorsi in una violazione alle norme del Codice della Strada e si siano persi alcuni punti sulla patente è possibile recuperare gli stessi in modo piuttosto semplice.

Sarà sufficiente, infatti frequentare i corsi dedicati presso le autoscuole e i centri autorizzati dal ministero dei Trasporti. Sostenendo 12 ore di lezione si potranno recuperare fino a 6 punti senza però andare a superare il limite massimo di 20. Non sarà necessario sostenere un esame finale ma sarà sufficiente la presenza al singolo corso.

Decurtazione punti patente

Come abbiamo anticipato in precedenza il nostro Codice della Strada prevede una tabella punti patente nella quale vengono previste tutte le decurtazioni in base alla gravità dell’infrazione commessa.

Decurtazione di 10 punti patente

La decurtazione di 10 punti, la più grave, avviene quando:

  • si superano i limiti di velocità di oltre 60 km/h
  • quando si circola contromano o si effettua  un sorpasso in situazioni gravi e pericolose
  • quando si trasportano materie pericolose senza le adeguate precauzioni e le dovute autorizzazioni
  • in caso di manovre pericolose in autostrada
  • in caso di guida in stato di ebbrezza o di fuga in caso di incidente.

Decurtazione di 8 punti patente

La decurtazione di 8 punti avviene:

  • in caso di mancato rispetto della distanza di sicurezza che abbia causato un incidente
  • quando si fanno inversioni di marcia in condizioni pericolose
  • nel caso in cui si violi l’obbligo di precedenza ai pedoni.

Decurtazione di 6 punti patente

La decurtazione di 6 punti dalla patente avviene:

  • quando si superano i limiti di velocità di oltre 40 km/h, ma non di oltre 60 km/h
  • quando si violano obblighi di fermata, come lo stop, il semaforo rosso o i passaggi a livello.

Decurtazione di 5 punti patente

La decurtazione di 5 punti si verifica in casi come:

  • violazione di obblighi e regole di precedenza e sorpasso
  • mancato allacciamento di casco o cinture di sicurezza
  • del mancato rispetto del riposo minimo giornaliero per gli autisti di camion e autobus.

Per conducenti di meno di 21 anni e per i neo patentati di cat. B, circolare con tasso alcolemico accertato superiore a 0 e non superiore a 0,5 gl comporta la stessa decurtazione.

Decurtazione di 4 punti patente

La decurtazione di 4 punti avviene quando:

  • si circola contromano
  • si omette di occupare la corsia più libera a destra
  • in caso di trasporto di cose o persone con eccedenza di carico
  • qualora non si consenta al pedone l’attraversamento di una strada sprovvista di strisce pedonali.

Decurtazione di 3 punti patente

La decurtazione di 3 punti dalla propria patente si verifica:

  • nei casi di mancata osservanza delle distanze di sicurezza nei confronti di determinate categorie di veicoli
  • in caso di uso degli abbaglianti in condizioni vietate
  • se non si rispettano gli obblighi verso funzionari, ufficiali e agenti.

Decurtazione di 2 punti patente

La decurtazione di 2 punti avviene nei casi di:

  • mancato rispetto della segnaletica
  • sosta nelle corsie riservate al transito degli autobus o veicoli su rotaia,  negli spazi riservati a veicoli per persone invalide o in quelli riservati alla fermata degli autobus o dei taxi
  • mancata segnalazione con l’apposito triangolo il veicolo fermo sulla carreggiata fuori dei centri abitati
  • di violazione delle prescrizioni per la circolazione sulle autostrade e sulle superstrade.

Decurtazione di 1 punto patente

La decurtazione di 1 punto avviene principalmente qualora non si faccia uso dei dispositivi di illuminazione o segnalazione visiva quando è prescritto oppure in caso di uso improprio dei fari.

Cose da sapere

Quali sono le principali norme sulla patente a punti?

L’articolo 126 bis del Codice della Strada indica tutto il sistema di punteggio con le relative infrazioni così da conoscere in anticipo quanti punti si possono perdere in caso di violazione delle norme di comportamento su strada. Ogni possessore di patente di guida ha un punteggio di partenza pari a 20 punti ed in base alla gravità dell’infrazione commessa questo può essere decurtato.

Come si verifica il saldo punti sulla patente?

Esistono varie vie per conoscere il saldo dei punti sulla patente: collegandosi al Portale dell’automobilista, attraverso l’app iPatente oppure chiamando il numero 848.782.782.

Come si recuperano i punti patente persi?

Per recuperare i punti patente è sufficiente frequentare i corsi dedicati presso le autoscuole e i centri autorizzati dal ministero dei Trasporti. Sostenendo 12 ore di lezione si potranno recuperare fino a 6 punti senza però andare a superare il limite massimo di 20. Non sarà necessario sostenere un esame finale ma sarà sufficiente la presenza al singolo corso.

Controllo punti patente, Controllo punti patente, Controllo punti patente

Smarrimento patente: dalla denuncia al duplicato, ecco cosa fare

Diciamoci la verità. Chi di noi non ha mai vissuto momenti di panico per aver smarrito la patente? Quando accade un imprevisto del genere è bene tenere a freno il panico e seguire i consigli di questa guida per tornare velocemente in possesso del documento che consente di guidare su strada.

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INDICE
 Smarrimento patente: cosa fare
 Denuncia smarrimento patente
 Duplicato patente: dove richiederlo
 Costo duplicato patente

Smarrimento patente: cosa fare

Qualora capiti accidentalmente di perdere la patente si dovrà seguire un iter preciso che consentirà in breve tempo di avere a disposizione dapprima un documento provvisorio e successivamente un duplicato della patente di guida.

L’iter si compone di due step:

1) Denuncia

2) Richiesta duplicato

Denuncia smarrimento patente

Nel momento in cui ci si accorge di aver smarrito la propria patente di guida sarà necessario recarsi presso una caserma delle forze dell’ordine per procedere con la denuncia di smarrimento.

Questo procedimento deve essere compiuto entro 48 dalla scoperta dello smarrimento e sarà fondamentale portare con sé un documento di identità valido e due fototessere per poter successivamente procedere alla richiesta di duplicato.

Qualora non si abbia la possibilità di recarsi presso i carabinieri e la polizia locale si potrà procedere alla denuncia anche online tramite il sito https://extranet.carabinieri.it/DenunciaViaWeb/ ed un volta compilato il form con tutti i dati richiesti si dovrà stampare la denuncia per poi procedere alla stessa presso una stazione dei carabinieri.

Completata la denuncia, e presentato il documento di identità e le foto tessere richieste, verrà rilasciato un permesso provvisorio di guida con validità 90 giorni con il quale sarà possibile circolare in attesa del duplicato.

Smarrimento patente: dalla denuncia al duplicato, ecco cosa fare

Duplicato patente patente: dove richiederlo

Completata la procedura di denuncia di smarrimento patente, ed entrati in possesso del permesso di guida provvisorio, si potrà procedere con la richiesta di duplicato patente smarrita all’Ufficio Centrale Operativo del Ministero dei Trasporti.

Per poter procedere con questa istanza sarà necessario essere in possesso dei documenti richiesti ed effettuare il pagamento dell’operazione. Il Ministero dei Trasporti provvederà all’invio del duplicato entro 45 giorni dalla denuncia.

La richiesta potrà essere presentata:

  • dal diretto interessato, previa esibizione di un documento d’identità in corso di validità
  • da una persona delegata, che dovrà portare con sé il documento d’identità valido, una delega su carta semplice sottoscritta dal titolare ed una fotocopia del documento d’identità valido del delegante
  • da uno studio di disbrigo pratiche automobilistiche o da un’autoscuola.

Se la patente smarrita è meccanizzata, cioè censita nell’archivio nazionale dei cittadini italiani abilitati alla guida ed è duplicabile, saranno i carabinieri o la polizia ad inoltrare la richiesta per il duplicato.

L’interessato dovrà consegnare due fotografie formato tessera ed apporre una firma nell’apposito riquadro presente sul permesso provvisorio di guida.

Saranno poi le autorità di pubblica sicurezza a provvedere agli adempimenti per il duplicato trasmettendo tutta la documentazione ai competenti uffici della motorizzazione civile. La foto e la firma saranno scansionate e riportate sulla nuova patente.

Se la patente smarrita è non meccanizzata, invece, sarà il titolare del documento a doversi recare alla motorizzazione civile per richiedere il duplicato della patente smarrita.

L’iter da seguire è questo: compilare e presentare il modello TT 2112 per la richiesta del duplicato, fornire la copia di un documento di riconoscimento in corso di validità, l’attestazione del versamento postale, due fototessere, la denuncia di smarrimento ed il permesso provvisorio di guida.

Qualora la patente di guida smarrita sia di un cittadino extracomunitario sarà fondamentale esibire anche il permesso di soggiorno o la carta di soggiorno.

Costo duplicato patente

costi per ottenere il duplicato della patente sono tutto sommato contenuti ed ammontano a circa 17 euro.

Si dovrà provvedere ad effettuare un versamento di 9 euro presso gli uffici postali oppure tramite home banking ed al momento della consegno del duplicato si dovrà corrispondere l’importo di 6,86 euro al postino per le spese di recapito.

Cose da sapere

Cosa fare in caso di smarrimento della patente?

In caso di smarrimento della patente si deve innanzitutto procedere con la denuncia entro 48 ore alla polizia o ai carabinieri, e poi alla richiesta del duplicato.

Dove si sporge denuncia per lo smarrimento della patente?

La denuncia di smarrimento patente può essere effettuata presso una caserma dei carabinieri o presso la polizia,  portando con sé un documento di identità valido e due fototessere per poter successivamente procedere alla richiesta di duplicato.  Si può sporgere denuncia anche online, tramite il sito https://extranet.carabinieri.it/DenunciaViaWeb/ ed un volta compilato il form con tutti i dati richiesti si dovrà stampare la denuncia.

Come si richiede il duplicato patente smarrita?

Il duplicato della patente può essere richiesto all’Ufficio Centrale Operativo del Ministero dei Trasporti. Per poter procedere con questa istanza sarà necessario essere in possesso dei documenti richiesti ed effettuare il pagamento dell’operazione. Il Ministero dei Trasporti provvederà all’invio del duplicato entro 45 giorni dalla denuncia.

Quanto costa il duplicato della patente?

Il costo del duplicato della patente è di circa 17 euro.

Tipi di patente: patente AM, patente A1, patente A2, patente B

Tra i vari documenti richiesti obbligatoriamente per poter condurre il proprio veicolo sulle strade pubbliche, oltre alla polizza RCA, ed al libretto di circolazione, ovvero il documento necessario alla circolazione e alla guida su strada pubblica di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, è imprescindibile il possesso della patente di guida.

Quando si parla di patente auto si intende l’autorizzazione amministrativa necessaria alla conduzione su strade pubbliche di veicoli a motore.

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Dal 1°luglio 2003 è stato introdotto il meccanismo della patente a punti attraverso il quale ogni automobilista, al quale inizialmente vengono assegnati 20 punti, in caso di infrazione delle norme del codice della strada se ne vede togliere alcuni e dovrà superare nuovamente l’esame di teoria e l’esame di guida qualora dovesse arrivare a perderli tutti. Il numero di punti sottratti dalla patente macchina è stabilito dalla legge e varia a seconda della gravità dell’infrazione. Per recuperarli è sufficiente seguire dei corsi appositi presso un’autoscuola. Questo meccanismo affianca e non sostituisce le sanzioni già previste per le varie infrazioni.

I cittadini italiani che abbiano conseguito la patente di guida a seguito di accertamenti sui requisiti psicofisici, morali e attitudinali ed a seguito del superamento dell’esame, possono circolare in tutta l’Unione Europea senza alcun certificato aggiuntivo specifico.

Il nostro Codice della Strada individua differenti tipi patente ed ogni tipologia permette la circolazione su mezzi limitati alla classe di licenza relativa. In questa guida andremo ad analizzare quindi i diversi tipi di patente esistenti.

Tipi di patente: patente AM, patente A1, patente A2, patente B

EMERGENZA COVID-19

A seguito del prolungamento dello stato di emergenza Covid la scadenza delle patenti e dei fogli rosa  è prorogata al 29 ottobre 2021 su tutto il territorio nazionale.

INDICE
Patente AM
Patente A
Patente B
Patente C
Patente D e D1

Patente AM

Tra i vari tipi di patente la prima che prenderemo in considerazione è la patente AM. Questo documento si può conseguire al raggiungimento dei 14 anni di età e consente di guidare:

  • ciclomotori a due ruote con velocità massima di costruzione non superiore a 45 km/h, la cui cilindrata è inferiore o uguale a 50 cm³ se a combustione interna, oppure la cui potenza nominale continua massima è inferiore o uguale a 4 kW per i motori elettrici;
  • veicoli a tre ruote aventi una velocità massima per costruzione non superiore a 45 km/h e caratterizzati da un motore, la cui cilindrata è inferiore o uguale a 50 cm³ se ad accensione comandata, oppure la cui potenza massima netta è inferiore o uguale a 4 kW per gli altri motori a combustione interna, oppure la cui potenza nominale continua massima è inferiore o uguale a 4kW per i motori elettrici;
  • quadricicli leggeri la cui massa in ordine di marcia è inferiore o uguale a 425 kg, e velocità non superiore a 45 km/h; motore termico non superiore a 50 cm3, potenza non superiore a 4 kWe non superiori a 6 kW.

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Tipi di patente: patente AM, patente A1, patente A2, patente B 4

Patente A

Per poter guidare tutte le tipologie di motocicli è necessario, tra i vari tipi di patente, essere in possesso della patente A.

Questa si può conseguire non prima del compimento dei 24 anni di età o dei 20 anni qualora si sia in possesso della patente A2 da almeno due anni. Per ottenere la patente 125, precedentemente indicato con la denominazione A3, oltre all’esame teorico si dovranno sostenere due prove pratiche: una su strada aperta al pubblico ed una tecnica in percorso con esercizi di guida. Il soggetto che sia già in possesso della patente B non dovrà sostenere la prova teorica ma soltanto l’esame pratico.

Con la patente A si potranno guidare le seguenti tipologie di motocicli:

  • tricicli di potenza superiore a 15 kW, a partire dal compimento dei 21 anni;
  • motocicli, ossia veicoli a due ruote, senza carrozzetta  o con carrozzetta, muniti di un motore con cilindrata superiore a 50 cm³ se a combustione interna e/o aventi una velocità massima per costruzione superiore a 45 km/h, a partire dal compimento dei 24 anni.

Tre le categorie di patenti A troviamo:
– A1: per le moto meno potenti (motocicli fino a 125 cc), e si consegue dai 16 anni di età;
– A2: dai 18 anni di età, per moto progressivamente più potenti (fino a 35 kW);
– A: si consegue dai 24 anni o dai 20 se si possiede la patente A2 almeno da due anni. La categoria A abilita alla guida di tutte le moto.

Patente A2

Tra i vari tipi di patente A previsti, la patente A2 è quella prevista per guidare motocicli con potenza massima di 35 kW che non superino il rapporto potenza/peso di 0,2 kW/kg. Si può ottenere la patente A2 dopo aver compiuto i 18 anni di età.

Anche in questo caso è necessario superare sia un esame teorico che uno pratico. Il primo è identico a quello previsto sia per il conseguimento della patente A che della patente di guida B e per il superamento è necessario non commettere più di 4 errori nelle 40 domande entro il tempo limite di 30 minuti.

L’esame pratico dovrà essere sostenuto alla guida di una moto con cilindrata non inferiore ai 400 cc e che abbia una potenza compresa tra i 25 e i 35 kW e un rapporto potenza/peso non superiore ai 0.2 kW/kg.

Per i primi tre anni dopo il conseguimento della patente A2 si dovranno rispettare i limiti di velocità di 90 km/h sulle strade extraurbane e 100 km/h in autostrada.

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Patente B

Tra i differenti tipi di patente indicati dal nostro Codice della Strada, la patente B è senza dubbio quella maggiormente diffusa e più conosciuta perché il suo conseguimento permette la guida delle auto.

Questa tipologia di patente si può ottenere a partire dal compimento dei 18 anni di età ed a seguito del superamento di un esame diviso in una parte teorica ed una pratica di guida su strada. In caso di infrazioni alle disposizione del Codice della Strada si è soggetti alla decurtazione del punteggio.

La validità della patente B è di 10 anni sino al compimento del cinquantesimo anno di età, mentre per i soggetti con un’età compresa tra 50 e 70 anni il rinnovo del documento di guida dovrà essere effettuato ogni 5 anni. Per i soggetti con un’età superiore ai 70 anni il rinnovo deve avvenire ad intervalli di 3 anni.

Spesso ci si pone la domanda: “Cosa posso guidare con la patente B?”.  Ecco la risposta:

  • motoveicoli, ovvero tricicli, quadricicli e motocicli. Per questi ultimi è possibile guidare in strada solo quelli fino a 125 cm3 e 11 kw; i conducenti che hanno conseguito la patente B prima dell’1 gennaio 1986 possono guidare qualsiasi motociclo, mentre chi ha conseguito la patente B tra l’1 gennaio 1986 e il 25 aprile 1988, è autorizzato a guidare qualsiasi moto, ma solo sul territorio italiano (per la guida all’estero occorre invece un ulteriore esame pratico);
  • autoveicoli per trasporto di persone e di cose, quindi anche autocarri e autocaravan, con massimo di nove posti totali compreso il conducente, e aventi massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate, anche trainanti un rimorchio leggero fino a 750 kg. Si possono trainare anche rimorchi non leggeri, a condizione che non pesino più della motrice e che tutto il complesso non superi la massa di 3,5 tonnellate:
  • macchine agricole, anche eccezionali;
  • macchine operatrici, eccetto quelle eccezionali;
  • mezzi adibiti a servizio di emergenza, aventi massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate.

Patente C

Tra i vari tipi di patente, la patente C è quella che abilita alla guida dei camion,  ovvero i veicoli adibiti al trasporto cose in conto proprio. Per il trasporto professionale, invece, è necessaria, oltre alla patente C, anche la CQC merci.

Per il conseguimento della patente C  è necessario aver compiuto 21 anni di età, ma questo limite scende a 18 qualora si sostenga anche l’esame per la patente CQC trasporto cose con formazione ordinaria.

I mezzi che possono essere guidati con la patente C sono:

  • tutti i veicoli appartenenti alla categoria B;
  • autoveicoli per trasporto di cose, e non di persone, aventi massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, anche trainanti un rimorchio leggero.

Con la patente C1 si potranno condurre, oltre ai veicoli appartenenti della categoria B:

  • autoveicoli per trasporto di cose, e non di persone, aventi massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate e fino a 7,5 tonnellate, anche trainanti un rimorchio leggero;
  • macchine operatrici eccezionali.

La patente C e quella C1 devono essere rinnovate ogni 5 anni sino al compimento dei 65 anni di età. Successivamente il rinnovo dovrà avvenire ogni due anni e dovrà essere effettuato presso la Commissione Medica Locale Patenti di appartenenza.

Patente D e D1

La patente D permette di guidare autoveicoli per trasporto di persone con numero di posti superiori a 9 compreso quello del conducente (autobus), ma solo in uso proprio. Per guidare autobus e scuolabus occorre conseguire la CQC persone. Una volta occorreva possedere la patente B da almeno 12 mesi o la C da 6 mesi, ma per rispettare la Direttive 91/439/CEE tale comma è stato abrogato, anche se rimane obbligatorio ottenere la patente B prima della D.

Da gennaio 2013 esiste anche la patente D1, che è una patente “più piccola” rispetto alla D, ovvero permette di guidare autobus limitati di dimensione, i cosiddetti “minibus” che sono autobus con numero di posti passeggeri superiore a 8 ma inferiore o uguale a 16.

L’età minima per il conseguimento di questa patente è 21 anni per la patente D1 e 24 anni per la patente D (l’età minima scende a 21 anche nel caso della patente D se si consegue insieme la CQC persone).

Con la patente D si possono guidare veicoli della categoria B e autoveicoli per trasporto di persone (autobus e filobus) con numero di posti totali superiore a 9 ad uso proprio, anche trainanti un rimorchio leggero

veicoli che si possono guidare con la patente D1 sono: veicoli della categoria B e autoveicoli per trasporto di persone (autobus e filobus) con numero di posti totali superiore a 9 e inferiori a 17 (posto del conducente compreso) ad uso proprio, anche trainanti un rimorchio leggero.

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